Una vera doccia fredda per Gisella Cardia e i suoi fedeli, entro 90 giorni l’altarino della Madonna installato nel campo sulle colline del lago di Bolsena, in via Campo delle Rose, dovrà essere rimosso. Secondo il sindaco di Trevignano Romano l’area è stata transennata abusivamente. Quindi panche, gazebo, cartellonistica, segnaletica per i fedeli, la teca in vetro con la statua della Madonna e la costruzione in legno alta tre metri contenente un’opera votiva, dovranno essere tutti rimossi a cura dell’associazione onlus la Madonna di Trevignano presieduta da Gianni Cardia, marito di Maria Giuseppa Scarpulla che ogni tre del mese attira l’attenzione di migliaia di fedeli pronti ad assistere all’apparizione della Madonna. Il comune di Trevignano Romano ha pubblicato sull’albo pretorio l’ordinanza che impone il ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di 90 giorni.
Il terreno acquistato dall’associazione Madonna di Trevignano con rappresentante legale Gianni Cardia, marito di Gisella, da un privato, un ristoratore del posto, che ricade all’interno del Parco di Bracciano e Martignano, ad uso agricolo e dove non può essere costruito nulla.
Nell’ordinanza del Comune di Trevignano si cita un sopralluogo dei vigili urbani, che risale al marzo del 2021 e a seguito del quale è stata stilata una relazione contenente “opere in assenza di titolo autorizzativo”. Secondo l’amministrazione comunale all’interno del terreno sono state messe delle strutture che, data la vocazione agicola e i vincoli paesaggistici a cui è soggetto, non ci potrebbero stare.