Sono previsti disagi causati dallo sciopero generale programmato per venerdì 23 febbraio e che durerà 24 ore. Lo sciopero coinvolgerà sia il settore pubblico che quello privato. Lo stop indetto dal sindacato SI COBAS potrebbe coinvolgere anche il comparto dei trasporti, con disagi per i pendolari della Capitale. Da nord a sud incroceranno le braccia i  dipendenti di tutti i comparti, a partire da quello dell’istruzione, che scenderà in piazza “contro il genocidio a Gaza, contro le guerre imperialiste e contro il Governo Meloni”. Il settore che provocherà i maggiori disagi sarà quello dei trasporti, in una capitale già martoriata per i numerosi cantieri aperti. Lo sciopero avrà luogo da mezzanotte alle ore 23.59 di venerdì 23 febbraio e coinvolgerà anche il primo turno montante e smontante per i cosiddetti turnisti. Lo sciopero vede già l’adesione di Cobas scuola Terni, Cobas scuola Cagliari e Cobas scuola Grosseto. Anche altre sigle sindacali aderiranno coinvolgendo così tutti i settori pubblici e privati di tutto il territorio nazionale.  Quanto alle motivazioni dello sciopero, il sindacato SI COBAS e tutte le sigle che aderiscono alla mobilitazione chiedono “Il cessate il fuoco immediato e il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza. Il blocco immediato dei traffici di armi dirette a Israele. La fine dell’occupazione coloniale delle terre palestinesi e di Cisgiordania. L’uscita dell’Italia dalla Nato. Il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina e in tutti gli scenari di guerra”. Durante lo sciopero saranno garantiti comunque i servizi minimi essenziali, come vigili del fuoco, forze dell’ordine e soccorsi.