E’ un vero e proprio calvario quello in atto al Comune di Terracina per la nomina a dirigente dell’Ufficio Tecnico. Come è noto il Giudice del Lavoro di Latina, Valentina Avarello, in una apposita ordinanza ha ritenuto illegittima la procedura seguita dal Comune che ha portato alla nomina dell’Architetto Roberto Biasini, avvenuta il 28 settembre scorso, accogliendo così il ricorso d’urgenza presentato dalla concorrente Claudia Romagna. Il legale di quest’ultima aveva rimarcato come la sua assistita era l’unica dei tre candidati ad avere tutti i requisiti di legge. In riferimento all’Architetto Biasini non risulterebbe, in base alla sentenza, aver raggiunto una esperienza quinquennale in ruoli dirigenziali.
A quanto pare però lo stesso Biasini era in possesso di tutti i requisiti previsti dal Bando, avendo tutto il diritto di partecipare. Sono stati infatti impugnati e dichiarati illegittimi la modifica al “Regolamento Comunale sull’accesso all’impiego e sulle relative procedure selettive e Concorsuali – Procedura sulla modalità volontaria di personale in regime di comando” e i successivi atti consequenziali. Due cose ben diverse. Oltretutto l’esperienza quinquennale in ruoli dirigenziali non era un requisito previsto dal Bando in questione. Su queste basi viene difficile parlare di condotta illecita nel partecipare alla selezione avendone i requisiti previsti dal Bando. Risulta inoltre che lo stesso Biasini, al di là del ricorso in questione, avesse già da tempo maturato la decisione di lasciare l’incarico, con richiesta protocollata all’inizio di maggio scorso, al fine di tornare a ricoprire il precedente incarico di Capo Settore. Richiesta divenuta efficace con l’accettazione del Sindaco avvenuta lo scorso 30 maggio. Insomma, non c’è pace per il Comune di Terracina.