Dopo mesi di attesa e soprattutto grande pazienza, fiduciose che la situazione potesse risolversi, le società sportive di Terracina sono uscite allo scoperto inviando una Pec al Commissario prefettizio Francesco Antonio Cappetta chiedendo un incontro urgente a seguito dell’impossibilità di giocare nel PalaCarucci e lo Stadio Mario Colavolpe con la presenza del pubblico. L’unico passo in avanti che è stato fatto è che si è passati dagli allenamenti all’eventualità di giocare a porte chiuse. Senza però considerare che ne la Federbasket ne tantomeno la federvolley consentono di giocare senza pubblico. Come è noto l’impossibilità di disputare le gare in casa sta determinando dei danni enormi dal punto di vista logistico e soprattutto economico per i sodalizi, privando poi gli sportivi di assistere alle partite nei due impianti.
Terracina Calcio, Pallavolo Futura e Volley Terracina, Real Terracina e Sporting Terracina e l’Academy Basket Terracina hanno così rotto gli indugi chiedendo di essere ricevuti dal Commissario per risolvere una problematica che coinvolge centinaia di sportivi. La Futura Terracina sta giocando a Sperlonga, la Volley Terracina nella palestra della Scuola Giovanni Paolo II, il Real Terracina sta girovagando tra Fondi, Pontinia e addirittura Frosinone, lo Sporting Terracina in una struttura privata e l’Academy basket a Sabaudia. Tutto così assurdo. Nella nota si chiede a gran voce l’apertura al pubblico del PalaCarucci e Stadio Mario Colavolpe. In caso contrario c’è il serio rischio che alcuni sodalizi firmatari della nota possano gettare la spugna. “Questo non lo possiamo accettare e la città non lo può permettere”, dicono all’unisono i sodalizi i quali sottolineano come lo sport non sia fatto solo da risultati e numeri ma anche di un vissuto quotidiano fatto di mille iniziative nel tessuto sociale, essendo vicini a quelle persone bisognose con progetti ed iniziative che spesso non sono pubblicizzate ma sono di altissimo profilo sociale.