Come noto, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (A.N.M.I.) ha tra le proprie finalità istituzionali anche l’obiettivo di promuovere iniziative volte a diffondere e consolidare i comuni valori della cultura e delle tradizioni marinare, la tutela degli ambienti marini, nonché la salvaguardia della vita umana in mare e la loro diffusione soprattutto fra i giovani. E’ proprio in tale ottica che il Gruppo Marinai d’Italia di Terracina, unitamente ai Gruppi di Gaeta, Lenola e Priverno, vogliono continuare a dare il loro contributo per promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica verso una corretta fruibilità del mare, sulla salvaguardia dell’ambiente marino e sulla tutela delle specie che lo caratterizzano. Da qui l’organizzazione della 2^ edizione dell’impresa da Terracina a Gaeta: 20 miglia nautiche da realizzarsi in una unica giornata a cura del socio A.N.M.I. – Atleta amatoriale ed istruttore di kayak da mare Marco SENESI, ideatore del progetto.
La “20 miglia in kayak: in navigazione da Terracina a Gaeta per un mare sicuro, ad impatto ambientale zero e per la tutela delle specie marine protette, con particolare riferimento alla tartaruga marina “caretta caretta”. A fare da cornice, lo scenario degli scorci paesaggistici che si affacciano nelle cristalline acque della Riviera d’Ulisse: Terracina con la rupe di Pisco Montano ed il Tempio dedicato a Giove Anxur posto sulla sommità del Monte Sant’Angelo: la candida Sperlonga; le fenditure del promontorio della Montagna Spaccata; ed infine la splendida Gaeta. A dare supporto ed appoggio in mare a Marco durante la traversata, l’imbarcazione “Bed Boy” dell’armatore Genuino GIGLI. Diverse le associazioni e le realtà locali che hanno espresso il proprio sostegno all’evento.
In sintesi, l’iniziativa vuole essere una ulteriore testimonianza e spinta propulsiva verso una sempre più maggiore consapevolezza per la fruizione in sicurezza e rispetto verso un bene di primaria importanza ed interesse comune: il MARE. Quindi, un segnale di speranza e di ritrovata armonia con l’ambiente che ci circonda. La traversata, oltre ad essere una dimostrazione di educazione ambientale e rispetto delle basilari norme di sicurezza in mare, è stata anche l’occasione per far conoscere il mondo della canoa e creare un collegamento con l’universo della nautica e degli sport acquatici, praticabili da tutti.