TERRACINA: FREE BEACH, "UN CONSOLIDATO SISTEMA CLIENTELARE" - Laziotv
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

TERRACINA: FREE BEACH, “UN CONSOLIDATO SISTEMA CLIENTELARE”

TERRACINA: FREE BEACH, “UN CONSOLIDATO SISTEMA CLIENTELARE”

“Un ben consolidato e produttivo sistema clientelare appositamente preposto al mercimonio della res publica, sorretto e alimentato da una rete sottostante di indebite relazioni amicali tra politici e funzionari del Comune di Terracina da un lato, e imprenditori privati, segnatamente attivi nel settore della balneazione, dall’altro”. Così il GIP Castriota motiva gli arresti nell’operazione “Free Beach” della Guardia Costiera e dei Carabinieri di Terracina, che ha portato ai domiciliari, tra gli altri, la sindaca Roberta Tintari. Arresti necessari, spiega il giudice, anche perché “la sistematicità dei reati rende manifesto come un siffatto sistema di mercimonio dell’amministrazione pubblica perduri, con forte verosomiglianza, da anni all’interno del territorio terracinese”, sottolineando come la pratica di elargire piccole regalie e utilità al fine di ingraziarsi gli amministratori locali costituisca una condotta costante e consolidata attraverso la quale sono stati instaurati e poi mantenuti nel tempo indebiti rapporti. “Destano particolare allarme sociale le ipotesi delittuose contestate”, scrive ancora il GIP, “posto che le funzioni dei pubblici ufficiali coinvolti sono risultate, nella maggior parte dei casi, insanabilmente asservite agli interessi dei privati”. Per questo, spiega, appare irrilevante la formale incensuratezza di molti dei protagonisti della vicenda. Per quanto riguarda la sindaca Tintari, secondo il magistrato “è risultata ottimamente inserita all’interno del sistema di collusioni e interferenze tra imprenditoria e Amministrazione comunale di Terracina. E infatti è emerso”, continua ancora, “come la stessa sia stata capace di intessere rapporti di natura collusiva con molti imprenditori, diretti a deviare il corretto esercizio della funzione pubblica, al fine di soddisfare la sfera di interessi privati in cambio di appoggio elettorale”. Il Giudice nelle oltre 600 pagine dell’ordinanza definisce “eclatante” la vicenda relativa all’erogazione del contributo economico per lo svolgimento del servizio collettivo di salvataggio ai balneari associati alla cooperativa Mari e Monti di Marcello Masci, che sarebbe servito a ottenere consensi in vista delle prossime consultazioni elettorali. E infatti, come sottolinea il GIP, a marzo 2020 la lista Cambiamo con Toti di cui Masci era il coordinatore ha promosso la ricandidatura a sindaco della Tintari. Ancora, si legge nell’ordinanza, “la Tintari in qualità di vicesindaco ha dimostrato di disporre della connivenza di colleghi ai quali si è rivolta non solo per soddisfare le richieste illegittime del proprio elettorato ma anche per soddisfare interessi del fratello a scapito degli interessi della collettività, e ha mostrato così di sapere disporre della res pubblica a vantaggio di interessi privati, facendo mercimonio della propria funzione e infrangendo il rapporto di fiducia con chi le ha accordato il potere politico”.

Condividi su:

ADVERTISEMENT

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ADVERTISEMENT

LEGGI ANCHE

ADVERTISEMENT

ULTIME NOTIZIE