Una giornata emozionante di forte riflessione. A distanza di 32 anni il groppo in gola è sempre lo stesso. Piazza Garibaldi a Terracina ha ospitato la teca contenente l’auto Quarto Savona Quindici, ovviamente quello che è rimasto della strage di Capaci dove persero la vita il Giudice Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvilo. Quel maledetto giorno, il 23 maggio del 1992, davanti alla loro auto c’era la Quarto Savona 15, la Croma con a bordo i tre Agenti della Polizia di Stato Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Oggi la Quarto Savona Quindici è diventata un simbolo di legalità, è stata rimessa in strada e continua ad essere portata in giro in tutta Italia dove incontra migliaia di cittadini e studenti. A testimoniare questi momenti Tina Montinaro, la moglie di Antonio, capo scorta del Giudice Falcone.
La Giornata della Legalità, coincisa con la Festa della mamma, porta il titolo “Io donna, io mamma, Noi Capaci”, è stata organizzata dal Centro Nazionale Sportivo Libertas e dall’Anps, Associazione Nazionale Polizia di Stato sezioni di Terracina, Latina, Formia e, Nettuno e Velletri. Presenti i massimi esponenti delle forze dell’ordine oltre al Prefetto di Latina, Maurizio Falco, tra l’altro amico di Tina Montinaro.
Una giornata per non dimenticare dove si è cercato di mettere da parte la retorica e lanciare un messaggio ai giovani e far comprendere a loro il sacrificio di questi eroi che hanno combattuto la mafia fino alla fine, perdendo la vita in maniera così drammatica. La giornata è proseguita con la consegna di alcuni riconoscimenti agli studenti dell’Istituto Professionale Filosi.