Alta tensione questa mattina al Consiglio Comunale di Terracina che tra l’altro è durato pochi minuti. Dopo il consueto appello, il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe Talone proponeva di discutere il quinto punto all’ordine del giorno prima di due mozioni presentate dall’opposizione. Una richiesta respinta. Subito dopo lo stesso Talone chiedeva alla stessa minoranza di ritirare la prima mozione sulla monetizzazione degli standard urbanistici in quanto erano state chieste delucidazioni alla Regione Lazio. La minoranza accettava, ma respingeva subito dopo una ulteriore richiesta di ritirare la seconda mozione presentata dalla minoranza sull’applicazione della legge sulla rigenerazione urbana. Per la cronaca la prima mozione non è stata firmata dai consiglieri comunali Rasi e Norcia; quest’ultima non ha firmato nemmeno la seconda. Respinta la richiesta del consigliere Giuseppe Talone, quest’ultimo abbandonava l’aula seguito da Vincenzo Di Girolamo e dagli altri consiglieri di Fratelli d’Italia, facendo mancare il numero legale del Consiglio Comunale che quindi veniva sospeso. Una decisione che spiazzava anche gli assessori del partito della Meloni. Se ne riparlerà comunque il prossimo 4 luglio. Ma è stato il proseguimento della mattinata ad alimentare polemiche e tensioni. Nei corridoi volavano parole grosse tra i consiglieri di maggioranza. Tra i più agitati proprio Vincenzo Di Girolamo. Segno evidente che ci sono profonde crepe all’interno della maggioranza stessa e non solo. C’è chi ha addirittura pensato di chiamare le forze dell’ordine, ma fortunatamente non ce n’è stato bisogno in quanto gli animi si sono rasserenati. Resta ora da capire quello che succederà nel prossimo Consiglio Comunale del 4 luglio.