Le prime firme con tanto di lettera d’accompagno sono state consegnate al Comune di Terracina ed in particolare al sindaco Roberta Tintari, all’Assessore Barbara Cerilli e ai dirigenti ai lavori pubblici e trasporti oltre che al comando di Polizia Locale. Rabbia e disappunto da parte dei residenti della zona Calcatore, quartiere sempre più popolato ma sempre più dimenticato. Progetti annunciati e non portati a termine, consegna dei nuovi uffici comunali che si sta prolungando in maniera tragicomica, ma soprattutto la pericolosità in merito alla circolazione stradale. Come testimonia l’ultimo sinistro dei giorni scorsi che ha coinvolto nella famosa doppia curva della pizzeria Paradiso, due giovani, che fortunatamente hanno riportate ferite non gravi; ma resta l’annoso problema di un manto stradale dissestato, erbacce che ingombrano la visibilità, non ci sono marciapiedi e per i pedoni diventa un’impresa passare da quelle parti; per non parlare dell’assenza e scarsa illuminazione. Insomma pericolo costante.
Così il Comitato Cittadino Quadrante Nord Ovest-Area 167 ha rotto gli indugi con la raccolta firme. Nel documento si parla soprattutto dell’articolo 54 del T.U.E.L. quando parla di incolumità urbana: “una strada di un quartiere densamente popolato, sottoposta ad un traffico sostenuto che si snoda su tratti pericolosi, addirittura privi di visuale nonché di banchine o marciapiedi destinati ai pedoni, scarsamente illuminata e dove i limiti di percorrenza non sono rispettati, configura il pericolo di “attentato all’incolumità fisica” e la prevenzione di ciò rientra nelle competenze del sindaco.