L’Associazione Alfredo Fiorini di Terracina lo aveva annunciato già lo scorso anno. Per il trentennale della morte del medico missionario comboniano ucciso in Mozambico, ci sarebbe stata una organizzazione di eventi che avrebbe abbracciato diversi giorni. Così sarà come ha sottolineato Giovanna Mammaro, Presidente dell’Associazione.
Quartier generale degli eventi la Parrocchia San Domenico Savio. Si comincerà domani sera con Monsignor Giovanni Checchinato, vescovo della diocesi di San Severo, per anni parroco della Cattedrale. Insieme a Fabio Fiorini, fratello di Alfredo, ha raccolto in un libro poesie e racconti del missionario. Racconti e testimonianze che verranno presentati nella Parrocchia San Domenico Savio a partire dalle 21.00. Da domani al 30 agosto verranno esposti gli elaborati dei ragazzi delle scuole partecipanti al Concorso “sogniamo con Alfredo un mondo migliore”.
Durante l’ultimo anno scolastico infatti l’Associazione è stata ospite degli istituti scolastici di Terracina proprio per far conoscere la figura di Alfredo Fiorini. Da venerdì a lunedì spazio ancora ai bambini e ai ragazzi per ammirare le bellezze del cielo notturno, per passeggiare tra la natura e per cimentarsi in una divertente caccia al tesoro. Mercoledì prossimo 24 agosto, giorno del trentennale, la giornata clou con la premiazione del concorso, la Messa, la Marcia della Pace fino al Parco Bachelet dove Padre Giulio Albanese, comboniano, ripercorrerà alcuni tratti del servizio missionario di Alfredo.
Chiusura con la musica dei Chicken Production. Dal 25 al 27 agosto verrà allestito un villaggio africano con attività e giochi per bambini. Domenica 28 la testimonianza del dottor Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, martedì 30 confronto su Bianco e nero, Africa tra presente e futuro con Luca Attanasio e il ricercatore dell’Università di Copenaghen Vicenzo Salvucci. Il programma del trentennale si concluderà il 26 settembre con l’intervento di Marco Omizzolo, un viaggio tra le storie dei braccianti che si ribellano alla schiavitù delle agromafie e del caporalato.