Proseguono le celebrazioni per ricordare il medico terracinese Alfredo Fiorini a 31 anni dalla morte. Un appuntamento fisso quello dell’Associazione Alfredo Fiorini dopo che il missionario comboniano il 24 agosto del 1992 in un agguato in Mozambico dove stava prestando la sua opera di medico e missionario. Del resto l’Associazione che porta il suo nome, è stata fondata sin dalla morte di Alfredo, dai suoi compagni di liceo.
La consapevolezza è che il patrimonio spirituale e umano che Alfredo Fiorini ha lasciato, debba essere trasmesso a chi si sta formando come cittadino e soprattutto come persona, come un esempio a cui ispirarsi. Egli immaginava, o meglio “sognava”, un mondo libero dalla povertà e dalla fame, dalle disuguaglianze e dalle guerre.
Per questo “sogno” Alfredo ha speso la sua vita. Ai giovani bisogna trasmettere conoscenze e competenze ma soprattutto educare a quei valori di condivisione, solidarietà, pace, uguaglianza sociale, pari opportunità, altruismo quali fondamenta per una nuova convivenza che solo consentiranno un futuro “giusto” per tutti.
Dopo le giornate dedicate alle testimonianze e ai giochi attività per bambini, domani, la decima edizione de “Le Stelle di Alfredo, vedrà alle 19.00 nella Chiesa San Domenico Savio dove riposa il corpo di Alfredo Fiorini, una celebrazione eucaristica presieduta dai Padri Comboniani. Alle 21.00 il giornalista e scrittore Luca Attanasio intervisterà Giorgio Beretta, esperto di analisi di sistemi militari, riarmo e disarmo e autore del libro “Il paese delle armi”. Si parlerà delle problematiche connesse ai flussi migratori. A seguire, alle 22 circa il concerto dei The Sweet Sound Gospel Choir con la partecipazione di Nehemiah Brown.