Tre anni fa la Comunità di Sonnino fu scossa dall’uccisione di un proprio figlio, Vittorio Iacovacci. Il Carabiniere scelto perse la vita in un attentato in Congo nel quale furono uccisi anche l’ambasciatore italiano Luca Attanasio insieme all’autista del convoglio su quale viaggiavano, Mustapha Milambo. Iacovacci era incaricato della scorta all’ambasciatore. La missione sarebbe terminata qualche giorno dopo, quindi il ritorno a casa per convolare a nozze.
A tre anni di distanza dalla tragedia il Comando provinciale di Latina dei Carabinieri e la Legione Lazio dell’Arma hanno organizzato un breve cerimoniale con la deposizione di una corona presso il cippo marmoreo a Capocroce. E’ stata un’alunna della Scuola Le Madonnelle intitolata di recente a Vittorio Iacovacci a portare i fiori.
A seguire è stata depositata una corona d’alloro presso la cappella di proprietà della famiglia con la benedizione del Cappellano Militare di Velletri Don Vincenzo Venuti. Presenti, oltre ai famigliari, anche le più alte cariche civili e militari. Dal Prefetto Maurizio Falco al Questore di Latina Raffele Gargiulo. Nel corso della cerimonia è stata sottolineata l’importanza del ricordo e dell’onore riservati a chi ha servito il proprio Paese con coraggio. Tra i presenti, il Generale di Divisione Andrea Taurelli Salimbeni, Comandante della Legione Carabinieri Lazio, ha guidato il tributo in questo significativo momento di ricordo.