Ci sono altre due persone finite in manette dopo l’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Formia, che con l’ausilio degli elicotteristi e delle unità cinofile dell’Arma hanno inferto un duro colpo alla rete di spaccio nel sud pontino con 17 arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti e porto di armi comuni da sparo illegalmente detenute. Durante le numerose perquisizioni per eseguire gli arresti, infatti, i militari hanno scoperto nell’abitazione di due indagati, padre e figlio di SS Cosma e Damiano, 700 grammi di hashish suddivisi in 7 panetti ben nascosti nel vano motore di un’autovettura, all’interno della coppa dell’olio, sotto le bielle. Trovati anche 950 euro e un bilancino di precisione. I due, 56 e 25 anni, sono stati arrestati e portati nel carcere di Cassino. Denunciato anche un 36enne di Santi Cosma e Damiano trovato con due coltelli con lama di 26 e 15 centimetri. Molti dei nomi finiti nell’inchiesta Anargiri 2 sono già noti alle forze dell’ordine, perché considerati vicini o affiliati al clan Mendico-Antinozzi, o già condannati nel processo scaturito dalla maxi inchiesta Anni 2000. In carcere sono finiti infatti Italo Laracca, Adolfo Pandolfo, Angelo Tancredi e Mario Vozzolo. Ai domiciliari invece Ivano Bonifacio e Roberto Bonifacio, divieto di dimora è poi scattato per Lucio Pandolfo, Decoroso Antinozzi e Luigi Pandolfo, infine obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Fabio Buonamano, Antonio Aniello, Mario Ruggiero, Giuseppe Sola, Carmine Sola, Carlo Leone, Valentino Miosotis e Costantino Vastante. I militari sono riusciti a ricostruire l’attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana gestita dal gruppo nel sud pontino, tra Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Minturno e Formia.