Cene, aperitivi in ristoranti e locali di Roma. Queste le spese per migliaia di euro che ignari commercianti si trovavano addebitati sui propri conti correnti. A effettuare pagamenti e acquisti con le carte di credito intestate ai negozianti tre procacciatori d’affari che, dopo aver sottoscritto dei contratti per il cambio di gestore alla vittima di turno, richiedevano e ottenevano a loro nome carte di credito. Quattordici le vittime accertate. Due le persone arrestate – entrambi italiani di Viterbo e Frosinone.