Ha negato di aver violentato la 16enne sull’isola di Ponza, il trentenne romano, Manuel Dani Lovecchio arrestato lo scorso 20 agosto. Ieri l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, dopo il fermo eseguito dai Carabinieri di Formia. L’uomo deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale su una minorenne, fatti accaduti lo scorso 7 luglio. Lo Vecchio ha sostenuto di non aver commesso nessuna violenza sessuale contro la 16enne di nazionalità rumena presente sull’isola con la madre e il compagno di lei, entrambi lavoratori stagionali. La ragazza sarebbe stata costretta a subire un rapporto sessuale all’interno di un appartamento affittato dall’indagato (sull’isola per motivi di lavoro), nonostante la minorenne avesse opposto una ferma resistenza. L’uomo era stato immediatamente allontanato dall’isola a seguito di emissione di foglio di via obbligatorio, per la durata di 3 anni. L’adolescente ha confermato al magistrato, con l’aiuto di una psicologa, ciò che è accaduto la sera del 7 luglio, fornendo tutti i particolari utili all’inchiesta. Il trentenne è già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza, furti e spaccio di droga. Inoltre, si legge nell’ordinanza – Lovecchio è soggetto non solo sfornito di qualsivoglia capacità di autocontrollo ma anche dotato di spiccata tendenza a delinquere». Lui però, a dispetto degli elementi e delle testimonianze raccolte, ha negato ogni accusa. Le dichiarazioni rese nell’interrogatorio sono al vaglio del pubblico ministero in attesa dell’esito di una serie di perizie ed esami disposti dall’autorità giudiziaria. Per ora la difesa non ha presentato richieste rispetto alla misura cautelare disposta e attende i risultati degli accertamenti. Lovecchio rimane agli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico.