Altra svolta nelle indagini sull’omicidio della donna di 81 anni, raggiunta da un proiettile mentre era in auto con una amica giovedì scorso in zona Prenestino. Salgono a tre le persone indagate.

Ci sono altri due indagati per l’omicidio di Caterina Ciurleo, la donna di 81 anni colpita da un proiettile vagante esploso durante un inseguimento tra due auto al Villaggio Prenestino. Si tratta di un 23enne rumeno e un 26enne peruviano. Per entrambi l’ipotesi di reato, cosi come per il 28enne fermato e poi rilasciato dagli investigatori, è di concorso in omicidio.  Caterina quel giovedi’ pomeriggio era in auto con un’amica, di fronte al centro commerciale di via Don Primo Mazzolari, quando è stata raggiunta, per errore, da uno dei 5 colpi esplosi da una 500 rossa contro un’altra auto, una Polo di colore grigio. Il proiettile prima ha trapassato il bagagliaio della piccola Smart sulla quale stava viaggiando, e poi ha attraversato il sedile, colpendola alla schiena. La donna è morta venerdì mattina al Policlinico Tor Vergata dopo due interventi chirurgici. Le indagini della squadra Mobile, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, vanno avanti senza sosta. Si cerca chi era finito nel mirino degli occupanti di quella 500 rossa. Le due vetture sembrano sparite nel nulla, cosi come la pistola. Non è escluso che possano essere state distrutte. Prima della sparatoria ci sarebbe stata una lite violenta di fronte alle zone di spaccio di Villaggio Falcone, nei pressi del Villaggio Prenestino  collegata a un debito per una partita di stupefacenti, poi l’inseguimento in auto e gli spari che hanno raggiunto quella Smart con a bordo la vittima e la sua amica rimasta illesa. L’ipotesi al momento è che il gruppo di persone a bordo della Polo possa aver aggredito gli occupanti della Fiat 500. A quel punto sarebbe scattata la vendetta armata.