Un ladro senza scrupoli che agiva nella zona di Castro Pretorio, tra le sue vittime un prete e un vescovo, Baldassare Reina, vice gerente della Diocesi di Roma. Alla base sempre lo stesso modus operandi: minacciava di morte le vittime e poi le ripuliva. Per lui, un 38enne palermitano, sono scattate le manette. Nella serata del 16 settembre il primo blitz, in via Cernaia. Il malvivente, ha puntato l’abitazione del vescovo Reina, 53 anni, che si trovava insieme al fratello. Probabilmente, facendosi largo dalla porta in vetro dell’ascensore che conduce agli alloggi religiosi. Sta di fatto che i due hanno sentito dei rumori provenire dalla camera da letto. E lì hanno visto un uomo, che stava rovistando tra i cassetti. Scoperto, li ha minacciati. Dopodiché, è scappato con 150 euro e un bancomat. Sempre in via Cernaia, ma tra la notte del 24 e il 25 settembre, è andata in scena la seconda rapina. Qui un parroco ha raccontato che, poco prima, un uomo, dopo aver scavalcato il muro di cinta degli alloggi adiacenti alla Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ha sfondato la porta. Una volta all’interno della sacrestia, lo ha minacciato di morte brandendo una pietra se non gli avesse consegnato denaro, cellulare e pc. Il prete anche se impaurito è riuscito a convincere il malvivente a restituirgli almeno il portatile, in cambio di 300 euro. In sede di denuncia, dpo aver osservato l’album fotografico dei soggetti noti alle forze dell’ordine, il prete ha riconosciuto, senza alcun dubbio, il presunto autore del tentato furto e della rapina. Stessa cosa, peraltro, avvenuta con le vittime della rapina del 16 settembre. A quel punto, dopo aver visionato le immagini di videosorveglianza, è stato individuato il 38enne. Così, gli investigatori del commissariato Viminale e i carabinieri della Stazione Macao, hanno fermato e condotto l’uomo presso il carcere di Regina Coeli.