Prestiti ad interessi da capogiro. Per questo un romano di 29 anni, con precedenti, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia Roma Casilina per usura ed estorsione, con l’aggravante di aver commesso il reato in danno di persone che si trovano in stato di bisogno. Le indagini dei militari della stazione Roma Centocelle sono partite a maggio scorso dopo la denuncia presentata dal marito della vittima, un’operaia di origini romane che, in difficoltà economiche, si era rivolta all’indagato e aveva ottenuto un prestito di 4000 euro. Nonostante la donna fosse riuscita a restituire la metà del debito in poco tempo, il 29enne ha comunque preteso la somma di 1.000 euro a titolo di interessi per la restante parte che, nei mesi a seguire, sono lievitati fino a raggiungere dapprima la somma di 40.000 mila euro, successivamente diminuita a 20.000 euro e infine, su preghiera della donna, ulteriormente diminuita a 6.000 euro. A fronte di queste pretese, la vittima è riuscita a restituire al suo aguzzino 8000 euro fino al mese di maggio 2021 quando l’uomo, telefonicamente, ha preteso altri 15 mila euro. È allora che la donna si è rifiutata e ha trovato il coraggio di raccontare tutto al marito. E proprio la denuncia è stata fondamentale per far saltare il giogo usurario. Le indagini hanno permesso di accertare i comportamenti vessatori da parte dell’usuraio sfociati, talvolta, in vere e proprie aggressioni fisiche. In una di queste circostanze, infatti, la donna ha raccontato di aver subito delle percosse dal 29enne che le avrebbero procurato una grossa ecchimosi su una gamba e un’escoriazione su uno zigomo. Per l’uomo ora si sono aperte le porte del carcere.