A termine della riunione della cabina di regia romana sulla peste suina, che si è riunita ieri, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha firmato un atto di indirizzo che indica le linee guida che saranno intraprese nei prossimi giorni.

Tre i punti principali: abbattimento ed eliminazione dei suini detenuti (circa 1100 capi) in stabilimenti presenti nella zona infetta nel raggio di 10 chilometri dai due casi positivi rilevati il 9 giugno, entro 5 giorni; completamento dell’installazione delle recinzioni sul Grande raccordo anulare da parte di Anas per bloccare i varchi di passaggio dei cinghiali, entro 5 giorni; piena operatività di dieci gabbie nelle aree naturali protette regionali per le catture di cinghiali, entro il 17 giugno.

Accanto a questo, nei prossimi giorni, la Regione Lazio adotterà il Priu – Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale – e di conseguenza, dando attuazione alle linee guida oggi condivise, nelle aree naturali protette regionali dovrà essere raggiunto il target minimo di 200 prelievi di selezione in 30 giorni; fuori dalle stesse aree dovrà essere raggiunto il target minimo di 200 prelievi di selezione in 30 giorni. Il responsabile della Direzione regionale Agricoltura fornirà gli obiettivi minimi per gli Atc, Ambiti territoriali di caccia.