Perquisizioni della Digos a casa e negli uffici romani dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema, e Alessandro Profumo ex amministratore delegato di Leonardo. I due sono indagati insieme ad altre 6 persone per la presunta intermediazione per la vendita alla Colombia di navi, sommergibili e aerei militari prodotti da Fincantieri e Leonardo. Secondo l’ipotesi della Procura di Napoli, l’ex premier si sarebbe adoperato per mettere in contatto due broker pugliesi con Leonardo e Fincantieri.
Per i pm gli indagati, a vario titolo, hanno promosso “l’iniziativa economica commerciale di vendita al governo della Colombia di prodotti di aziende italiane a partecipazione pubblica – Leonardo, in particolare aerei M 346, e Fincantieri, in particolare Corvette e piccoli sommergibili e allestimento di cantieri navali – al fine di ottenere da parte delle autorità colombiane la conclusione degli accordi formali e definitivi aventi ad oggetto le descritte forniture ed il cui complessivo valore economico ammontava a oltre 4 miliardi di euro”.
Il reato sarebbe stato commesso “con l’ausilio di un gruppo criminale organizzato attivo in diversi Stati, tra cui Italia, Usa, Colombia e anche in altri. I fatti contestati risalgono a una data prossima al 27 gennaio 2022”.
Tra le persone coinvolte c’è Marta Lucia Ramirez, già ministro degli Esteri e vice presidente della Colombia. A Ramirez sarebbe dovuta essere corrisposta, in maniera occulta, una parte dei 40 milioni di euro promessi per presunte agevolazioni nel conseguimento di una commissione miliardaria.