Minacciava di avvelenare acque minerali e prodotti alimentari nei supermercati, con iniezioni di cianuro, solfato di tallio e topicida, se non avesse ottenuto il pagamento di un riscatto, e, si nascondeva dietro email anonime, inviate attraverso provider esteri, arrivando al punto di pubblicare video dimostrativi sulle modalità dell’avvelenamento, per apparire ancora più persuasivo nel ricatto alle aziende alimentari, vittime dell’estorsione.