Sono numerosi coloro che fanno parte di comunità ucraine e polacche in Italia. In questi giorni stanno soffrendo la lontananza dai propri paesi di origine. Hanno parenti nelle zone in cui imperversa la guerra. La preoccupazione sale ora dopo ora, hanno timore per la sorte dei loro familiari.

Una guerra non condivisa da molti, non se ne fanno ancora una ragione, come questa signora che sta per partire per la Polonia dalla stazione di Roma Tiburtina, ha familiari in Ucraina ed è molto preoccupata.

Alcuni non hanno più notizie dei loro familiari. Servono aiuti, beni di ogni tipo, mezzi per il trasporto degli stessi, farmaci antinfiammatori e antiemorragici, alimenti non deteriorabili. Manca già il pane. Sono in molti a partire dall’Italia. Quella Laziale è la seconda comunità più numerosa dopo quella Campana e prima di quella lombarda. Tornano per difendere le proprie case, la propria gente e le proprie cose.

I racconti, le testimonianze che arrivano dall’Ucraina non sono rassicuranti.