Si chiamava Antonio Sartor il 56enne investito e ucciso da un furgone Iveco in un’azienda di legnami in via Macchia Saponara ad Acilia, Roma. La notizia della sua drammatica e improvvisa scomparsa si è diffusa in breve tempo e la comunità si è stretta intorno alla sua famiglia, in attesa che la salma riceva il nulla osta dalla Procura e che vengano celebrati i funerali, per dargli l’ultimo saluto. Al momento in cui è avvenuto l’incidente in cui Antonio Sartor è morto erano poco prima delle 17 ed era al lavoro. Secondo quanto ricostruito, si trovava nel piazzale davanti alla falegnameria quando un furgone lo ha investito, mentre il conducente stava facendo una manovra. Terminate le verifiche sul posto la salma è stata trasferita in obitorio e si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per lo svolgimento dell’autopsia. Il conducente del mezzo, un quarantaquattrenne cliente dell’azienda, è stato sottoposto come da prassi ai test per la verifica di alcol e droga nel sangue all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e rischia di essere indagato per omicidio stradale.