In casa aveva ancora le scarpe da ginnastica sporche di sangue e gli indumenti indossati mercoledì sera allo stadio, gli stessi immortalati dalle telecamere interne all’Olimpico. I poliziotti della Digos hanno rintracciato e arrestato in flagranza differita, il tifoso che durante il derby di Coppa Italia dagli spalti della Tevere ha lanciato un petardo ferendo due supporter giallorossi che erano nei Distinti Sud. Il ragazzo FERITO ALLA TESTA DI 27 anni, ha perso un orecchio ed è ricoverato al Gemelli con una prognosi di 60 giorni. Il fermato, Andrea Gubbini ha 42 anni, era stato daspato nel 2003 per la guerriglia alla stazione di Firenze tra laziali e polizia, ha precedenti per droga ed è un ex ultrà che dalla Curva Nord si è spostato nella Tevere. L’ultrà è stato tenuto per ore in Questura, è accusato di lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive e lesioni gravissime. Durante la “guerra” di razzi andata in scena mercoledì è rimasto gravemente ferito anche un tifoso laziale a cui un petardo è esploso in mano. L’ultrà ora è a Regina Coeli, in attesa di comparire davanti al giudice lunedì per la convalida. Da capire anche perché aveva il sangue sulle scarpe. Restano da chiarire, infatti, i contorni del raid a colpi di cinture, bastoni e lame avvenuto dopo la mezzanotte al Coverclub e nel corso del quale è stato gravemente ferito il 30enne Francesco Leuzzi, sommelier DI FEDE romanista. Il ragazzo, non appartenente al tifo organizzato, è stato colpito per 4 volte all’addome da un gruppo di incappucciati ed è salvo per miracolo. Testimoni avrebbero notato dei ragazzi a bordo di un motorino fare le “ronde”. Possibile si tratti di una ritorsione, ma non è esclusa alcuna pista. Le indagini vanno avanti.