Accessori telefonici con marchi falsi della “Apple”, “Samsung” e “Huawei” sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Roma, che hanno denunciato alla procura capitolina due persone per reato di vendita di prodotti contraffatti e di ricettazione. La merce confiscata, circa 1,1 milione di pezzi, una volta piazzata sul mercato, avrebbe fruttato ricavi per oltre 10 milioni di euro. Monitorando il canale social “Wechat”, le fiamme gialle si sono imbattute nell’offerta di prodotti di marca a prezzi vantaggiosi e, a seguito di indagini, sono riusciti a risalire agli autori degli annunci. Durante una prima perquisizione in un deposito nel quartiere Prenestino, riconducibile a una società gestita da cinesi, sono stati rinvenuti alcune centinaia di migliaia di accessori con marchio “Apple” contraffatto.
I magazzini a Pomezia
Nel corso delle operazioni i militari hanno appurato l’esistenza di un sito internet per la vendita on line e hanno accertato che la merce proveniva da due magazzini a Pomezia. Nei due depositi i finanzieri hanno trovato etichette, cover, auricolari, adattatori, cavi usb e altri ricambi recanti i marchi falsi dei produttori hi-tech. In alcuni articoli, il logo della “Apple” era stato occultato con adesivi colorati, per eludere eventuali controlli.