I Finanzieri del Comando Provinciale di Rieti hanno eseguito un sequestro, in applicazione della speciale normativa antimafia, disposto dal Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di prevenzione, di denaro giacente su conti correnti, partecipazioni in società di capitali, asset mobiliari (quote di fondi comuni di investimento), nonché alcune automobili di pregio per un valore complessivo di oltre seicentomila euro, nei confronti di un imprenditore reatino esercente l’attività di “produzione di software”.
L’attività trae origine da una verifica fiscale eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rieti che, per il quinquennio ispezionato, ha permesso di constatare oltre 800.000 euro di imposte evase. L’ingente evasione ha integrato una serie di reati penali dichiarativi di carattere fiscale a carico del soggetto verificato che hanno consentito, anche in ragione di consolidati orientamenti della Giurisprudenza di legittimità Comunitaria e Nazionale, l’applicazione del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al D.lgs. n. 159/2011. In base a quanto previsto dalla normativa in materia, infatti, l’evasione fiscale, reiterata in più anni d’imposta e per importi penalmente rilevanti, farebbe assumere al contribuente la veste giuridica di colui che “vive abitualmente di proventi delittuosi”. I Finanzieri, riscontrata la sussistenza della “pericolosità economico-finanziaria” dell’imprenditore, hanno avviato approfonditi accertamenti bancari e patrimoniali, delegati dalla locale Procura della Repubblica, per verificare l’esistenza e il possesso di beni che, nel periodo in cui si è consumata l’evasione fiscale, sono entrati nella sua disponibilità, anche per interposta persona, di valore non congruo rispetto al reddito dichiarato.
La Procura della Repubblica di Rieti, pertanto, ha avanzato una mirata proposta di sequestro per i valori e beni individuati, in quanto di valore “sproporzionato” nella disponibilità dell’imprenditore, conseguentemente “proposto” per l’applicazione della misura di prevenzione. Il competente Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, allo stato del procedimento e fatta salva ogni diversa e successiva valutazione nel merito, ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro finalizzato alla confisca di quanto rilevato, eseguita nei giorni scorsi dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico–Finanziaria. Su disposizione dell’A.G. procedente, le partecipazioni societarie, gli asset ed i beni mobili in sequestro sono stati affidati ad un amministratore giudiziario al fine dei successivi atti di gestione sugli stessi.