E’ tempo di bilanci anche sul fronte degli infortuni sul lavoro. Il Lazio NEL 2023 conta 84 morti ma rimane in zona bianca, con un’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate del Paese. Da gennaio a novembre la regione fa rilevare un indice di incidenza di mortalità calcolato per milione di occupati pari a 23,3 contro una media nazionale di 32,3. Una buona notizia, purtroppo non vera in tutte le sue province. Analizzando i dati pesati sulla popolazione lavorativa, infatti, si scopre che alcune province del Lazio presentano un rischio di infortunio mortale sul lavoro superiore alla media nazionale. In particolare, quelle a maggior rischio risultano essere Rieti e Viterbo, che si trovano in zona rossa. La provincia di Roma è invece in zona bianca, con un rischio di infortunio mortale sul lavoro molto inferiore rispetto alla media nazionale”. MALE RIETI E VITERBO Le due province mostrano un’incidenza rispettivamente di 71,8 e 43,6; sono seguite in zona arancione da Frosinone (35,0) e in zona gialla da Latina (28,6). Mentre in zona bianca con rischi di mortalità ben al di sotto della media regionale e nazionale c’è Roma (18,7). Sono 84 i decessi da gennaio a novembre 2023, 54 quelli rilevati in occasione di lavoro e 30 quelli in itinere. Il più elevato numero di decessi totali si è verificato in provincia di Roma (53). Seguono: Latina con 12 decessi, Frosinone (9), Viterbo (6), Rieti (4). Alla fine di novembre 2023 le denunce di infortunio totali sono diminuite del 25,8% rispetto alla fine di novembre del 2022: erano 50.397 e ora sono 37.391. Infine, UN DATO SULLE DENUNCE DI INFORTUNIO: PER QUANTO RIGUARDA LE DONNE LAVORATRICI sono 14.855 le denunce di infortunio delle quali 10.497 in occasione di lavoro. 22.536 quelle degli uomini, di cui 17.943 in occasione di lavoro. |