E’ un fine settimana interessante per gli amanti della storia e della natura grazie alle giornate dedicate ai cippi di confine. Una manifestazione giunta alla quarta edizione. Dopo l’evento on line sulla pagina facebook di Mia Terracina, domenica si terranno due eventi distinti ma uniti dallo stesso scopo. L’associazione Svalvolati into the wild percorrerà le colline di Terracina, l’Associazione Brigante Gasbarrone sarà sulle colline tra Sonnino e Monte San Biagio. L’obiettivo come sempre e’ quello di ripercorrere tratti del confine borbonico papalino e far conoscere questa parte di territorio e la storia che esso racchiude. In particolare vengono alla luce i racconti sui Cippi di Confine Papalino-borbonici che, tra il 1846 il 1847, furono piantati dal Mar Tirreno all’Adriatico. Terracina ne ospita ben 21 dalla foce del fiume Canneto fino alla cima di Monte Romano. Mentre, la prima azione associativa dei briganti fu invece la reinstallazione quasi 10 anni fa del cippo/termine di confine numero 25 posto sulla cima di Monte Ceraso al confine tra Sonnino e Monte San Biagio.
Per quanto riguarda la zona di Terracina, i gruppi si ritroveranno domenica mattina alle 8.15 alla Fonte di S.Stefano. Nove chilometri di cammino, 400 metri di dislivello. Si percorrerà il sentiero che valica i Monti: Cervaro, Acquasanta e Monte Romano per arrivare all’area attrezzata della Rava di Campo Soriano. Orario previsto le 12.30. Due invece i gruppi organizzati dall’Associazione Brigante Antonio Gasbarrone. Uno partirà da Sonnino, in Contrada Cerreto e l’altro da Via delle Fate a Monte San Biagio. In entrambi i punti sono installate le Capannine con le cartografie della rete sentieristica L’Imprendibile banda Gasperone. Paesaggi nella storia.
La partenza è prevista per le 8.30. L’incontro dei due gruppi di partecipanti alla camminata si terrà a Serra Palombi alle 9.30 per proseguire insieme poi sul sentiero del monte Tavanese toccando i cippi o termini di confine dal N 32 al N 28. Per le 13.00 è prevista la pausa pranzo alla Fonte de Crapio, un’antica sorgente montana dei monti Ausoni alle pendici del Tavanese. Il percorso ha una difficoltà media con un dislivello di 642 metri.