I partecipanti all’escursione hanno percorso 40 chilometri
E’ andata in archivio la SETTIMANA EUROPEA DEI PARCHI con una due giorni sui Monti Ausoni. L’Associazione Svalvolati con il gruppo de I Transumanti e il Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi hanno percorso i primi 40 chilometri del CAMMINO DEI CIPPI che dal passo della Quercia del Monaco (al confine tra i comuni di Lenola e Vallecorsa) si spinge fino alla Torre dell’Epitaffio (tra i comuni di Terracina e Monte San Biagio in località Barchi) . Presente anche la divulgatrice Arianna Forte che nel 2020 ha creato la GIORNATA DEI CIPPI DI CONFINE celebrata il 23 febbraio di ogni anno.
Il percorso di cresta tracciato coincide con l’Alta Via dei Monti Ausoni e descrive una dorsale con affacci e scenari mozzafiato che spaziano dalla Riviera d’Ulisse verso il mare all’entroterra ciociaro, alle valli dell’Amaseno e del Sacco fino ad arrivare ai Monti Ernici. Il percorso si sviluppa per intero all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi ed è caratterizzato da un ambiente ed habitat antropologico e naturalistico di grande pregio e bellezza.
Indelebili le tracce della presenza dell’uomo che ha abitato questi luoghi con la presenza dei terrazzamenti realizzati con muri a secco e con i resti degli antichi Pagliari che per secoli hanno costituito le abitazioni di queste popolazioni. In questa porzione di Parco e territorio il Cammino dei Cippi è già realtà, e sarà reso maggiormente fruibile migliorando la segnaletica verticale ed orizzontale ed arricchendo il tracciato con bivacchi che possano fornire riparo e rifugio ai camminatori.
Sono state 25 le persone che hanno percorso il Cammino testimoniando con entusiasmo la ricchezza della esperienza e la bellezza dei luoghi: su questo particolarissimo territorio collinare, la storia ha lasciato in modo indelebile le sue impronte, dai ruderi di Acquaviva, al casale che avrebbe ispirato a Moravia la stesura del romanzo la Ciociara fino ad arrivare a loro, i CIPPI DI CONFINE, i testimoni di pietra, le sentinelle che dal 1846/47 hanno visto passare al loro fianco, pastori, transumanze, briganti e banditi in fuga, eserciti in guerra, persone comuni, donne e uomini costretti all’incontro ed allo scontro lungo un confine tra i più longevi d’Europa.
La sfida per il prossimo anno sarà quella di estendere il CAMMINO DEI CIPPI nei territori dei comuni di Pastena e Falvaterra con l’aspirazione, nei prossimi anni, di congiungere idealmente e realisticamente il Tirreno all’Adriatico, Terracina a Porto d’Ascoli.