Sono partite dalla morte di Gianmarco Pozzi a Ponza il 9 agosto 2020 le indagini dei Carabinieri del NORM di Formia che hanno permesso di smantellare un gruppo criminale che gestiva lo spaccio sull’isola soprattutto nel periodo estivo. 8 in tutto le misure cautelari, con 5 persone finite agli arresti domiciliari mentre per altre 3 è scattato l’obbligo di presentazione alla p.g. Si tratta di due persone di Ponza, due romani e gli altri della provincia di Napoli. Tutti dovranno rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti. Già tra ottobre e novembre del 2019 un’altra inchiesta dei Carabinieri aveva permesso di ricostruire il traffico di sostanze stupefacenti da e per l’isola, e ora questa, coordinata dalla Procura di Cassino, ha preso le mosse dalla morte del giovane 28enne romano, avvenuta sull’isola in circostanze ancora da chiarire. È proprio al giovane che risultano collegate infatti alcune delle persone arrestate. Le indagini, complesse, anche grazie ad attività tecniche e riscontri sul campo, hanno permesso di ricostruire una fiorente e ben strutturata attività di spaccio di droga messa in campo nel periodo estivo, dove l’afflusso turistico sull’isola è massimo. Come ricostruito dagli inquirenti, i canali di approvvigionamenti della droga erano due: il primo arrivata da Roma, in particolare dalla piazza di spaccio del Laurentino 38, l’altro invece dall’hinterland napoletano. La droga, cocaina e hashish, arrivava sull’isola principalmente attraverso traghetti e aliscafi, e in diverse occasioni attraverso gli ovulatori, che per evitare i controlli ingerivano lo stupefacente. I Carabinieri sono riusciti a documentare un imponente volume di affari del gruppo criminale, che riusciva a fatturare 5000 euro al giorno nel periodo in cui l’afflusso non era massimo, per almeno 150 mila euro mensili.