La Sep continua ad essere spiacevole argomento di interesse e purtroppo di preoccupazione per l’area di Mazzocchio Pontinia e per i limitrofi comuni di Sonnino, Priverno, Terracina. Un mese fa è stata infatti rilasciata alla S.E.P., da parte della Regione Lazio, la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), in una assurda condizione di impianto che, seppur inattivo, continua ad impattare gravemente sul territorio.
Da qui l’esigenza dei Comitati di chiedere un tavolo di riunione con le Autorità Competenti.
L’incontro si è tenuto presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia promosso dai Comitati per la Tutela Ambientale “Comitato di Mazzocchio” di Pontinia, “Comitato Boschetto Gricilli Macallè” di Priverno e “Comitato Il Fontanile” di Sonnino.
I Comitati, dopo una breve sintesi dei loro ultimi 20 anni di battaglie, hanno rappresentato i perduranti gravi malfunzionamenti della Sep e la loro ricaduta sulla qualità della vita dei cittadini, dell’ambiente e del territorio per un’area che tocca di circa 50.000 residenti, nonostante la S.E.P. abbia cessato la ricezione dei conferimenti e di conseguenza chiuso l’impianto con all’interno oltre 100.000 tonnellate di rifiuti abbandonati a loro stessi, lasciando quindi a territorio una vera e propria bomba ecologica pronta ad esplodere da un momento all’altro.
Alla riunione hanno preso parte anche il consigliere regionale Angelo Tripodi, l’assessore Regionale al Ciclo Rifiuti, l’Onorevole Fabrizio Ghera, oltre ad alcuni rappresentanti delle amministrazioni dei comuni di Sonnino, Priverno e Terracina. L’assessore regionale Ghera nel ribadire che qualunque attività deve essere svolta nel rispetto della Legge, ha informato i presenti che a breve anche la Regione Lazio sarà dotata di una apposita legge sulla regolamentazione delle emissioni odorigene nell’ambiente. A fare gli onori di casa il sindaco di Pontinia, Eligio Tombolillo il quale ha confermato la vicinanza ai cittadini, esprimendo la volontà di affiancarsi ai comitati nell’azione legale volta ad ottenere la revoca della nuova autorizzazione da poche settimane concesse alla Sep, e così a seguire anche i comuni di Sonnino, Priverno e Terracina. La riunione si è conclusa con la promessa di un incontro di tutti i presenti con i tecnici funzionari della Regione Lazio che hanno rilasciato, in maniera poco comprensibile, l’autorizzazione ad un impianto del quale ad oggi l’unica cosa veramente certificata è la pericolosità e dannosità per il territorio e per la salute dei cittadini.