“Abbiamo chiesto ufficialmente agli investigatori della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che la procedura di affitto dell’impianto di compostaggio Sep, dello stabilimento gemello Sogerit e dell’altro impianto Demetra s.r.l. venga interrotta immediatamente. Non è pensabile che un’azienda sotto sequestro, finita nuovamente sotto indagine, venga affidata a un privato”. Non hanno dubbi i comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli Macallè e il Fontanile, che nei giorni scorsi hanno inviato ai P.M. Galanti e Affinito una Pec per motivare la loro richiesta. “Non è pensabile – scrivono i cittadini – che si proceda all’affidamento delle tre aziende prima che sia fatta luce sull’esclusione, da parte dei professionisti nominati dalla magistratura, della cordata dei Comuni con Pontinia capofila. Amministrazioni che il 09/09/2022 sono state ammesse ufficialmente alla fase di contrattazione e invitate a produrre un accordo di riservatezza salvo essere escluse, il 13 settembre e senza alcun motivo, dalla procedura. Un atto grave e da chiarire visto che, di solito, i beni sequestrati alla criminalità vengono preferibilmente affidati proprio alle pubbliche amministrazioni”. Per i comitati la sospensiva è legata anche all’attuale indagine che pende sull’impianto ancora sotto sequestro: “Lo stabilimento è gestito dal pubblico eppure il 22 luglio, come accertato da Carabinieri e Arpa, da quell’impianto è uscito compost non conforme sversato su un campo incolto di via Piscina Scura a Latina. Quello sversamento di compost fuori specifica (quindi rifiuto) non sarebbe stato un caso isolato”.
Per i rappresentanti dei cittadini, insomma, non ci sono le condizioni per un affidamento in sicurezza dell’impianto a un imprenditore privato e la procedura deve essere sospesa, quantomeno finché non termini la nuova indagine e soprattutto non si chiarisca il perché la Sep non possa essere affidata alla Pubblica Amministrazione.