Olimpiadi blasfeme, Pedrizzi: “Offesa la sensibilità di due terzi del mondo, dispiace il silenzio delle gerarchie cattoliche e delle federazioni sportive italiane”. “E’ paradossale come all’indomani dell’aberrante cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, blasfema e offensiva sia della tradizione cattolica che della cultura occidentale, siano stati i leader di matrice religiosa islamica, come il presidente turco Erdogan, i più espliciti ed attivi nella protesta contro il presidente Macron ed il suo caravanserraglio. Dispiace ravvisare il silenzio e la timidezza delle gerarchie cattoliche, ma anche, salvo poche eccezioni, dell’associazionismo di ispirazione Cristiana o addirittura ecclesiale in Italia, visto che solo in Francia, e solo dopo la mobilitazione della piazza indignata per il penoso spettacolo offerto, i vescovi sono scesi in campo”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, esponente del mondo cattolico e già senatore e presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. “Mi sarei aspettato, da cattolico offeso ed indignato dalla cerimonia oscena e provocatoria (che nessuna attinenza aveva con i giochi olimpici), oltre che blasfema, una presa di posizione critica anche delle federazioni sportive che partecipano alle competizioni, in primis il Coni. Quanto rappresentato a Parigi è il riflesso diretto del modus vivendi e della filosofia umana e politica di Macron, nel segno delle élite e dello sprezzo per la sensibilità del popolo. Oltretutto quella cerimonia, fatta di manifesti gender e nel segno della provocazione e della deriva Lgbt, offende non solo i cattolici, ma i due terzi della popolazione mondiale, islamici compresi, che non condivide la legittimazione, la supremazia e soprattutto le provocazioni di minoranze omosessuali e l’equiparazione dei diritti nonché l’offesa ai fondamenti della civiltà e della cultura occidentale”, conclude Pedrizzi.