È arrivata anche a Nettuno l’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano che ha permesso di scoprire una frode carosello finalizzata all’evasione dell’Iva scattata dopo il fallimento di una società cartiera, usata solo per produrre fatture false. Tre persone sono finite ai domiciliari tra Nettuno e Napoli, e per un’altra è stato disposto l’obbligo di firma. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per 8,4 milioni di euro. Nella frode carosello erano coinvolte numerose società in Lombardia, nel Lazio e in Campania, ma anche società greche, maltesi e bulgare che operano nei settori dell’elettronica e della plastica”. I reati contestati sono “la bancarotta fraudolenta patrimoniale (contabile e per distrazione), la bancarotta a mezzo di operazioni dolose, consistite appunto nella strumentalizzazione della società ‘cartiera’, votata al dissesto e al fallimento, reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.