Notte di paura in provincia di Latina per un violento nubifragio e una tromba d’aria che ha attraversato il territorio dal capoluogo fino ad arrivare a Sabaudia e Terracina passando lungo la costa. La pioggia, fortissima, intorno all’1.30. Alberi caduti in strada con i rami spezzati finiti sui tetti delle case, sulle auto e in strada, serre scoperchiate, tetti divelti, cartelloni volati ovunque. Conta dei danni anche negli stabilimenti balneari, danneggiati, con ombrelloni, tavoli e lettini volati via. In poco tempo sono state centinaia le richieste di soccorso, almeno 300, arrivate ai vigili del fuoco, che anche con l’elicottero hanno effettuato una perlustrazione del territorio. Da subito al lavoro tutte le squadre della provincia, da Latina a Terracina, Aprilia, Gaeta, Catelforte, le squadre boschive di Sezze, Sabaudia e Fondi, e poi il supporto di due squadre del comando provinciale di Roma, 1 squadra arrivata da Frosinone e una da Benevento. La zona più colpita è stata quella tra Borgo Grappa e Sabaudia, in particolare sulla Litoranea. La Pontina è stata chiusa al traffico per la messa in sicurezza, e poi successivamente riaperta. Come anche la Statale Appia, che ha registrato criticità in particolare tra il km 85 e il km 100.
Nel territorio di Terracina la tromba d’aria della notte del 16/08/22 ha provocato ingenti danni all’agricoltura del territorio, moltissime serre sono state scoperte o addirittura schiacciate dalla forte perturbazione ma sembra che non sia successo niente, i comuni di Latina Sabaudia e S. Felice Circeo si sono attivati per richiedere lo stato di calamità naturale ma il comune di Terracina pare proprio di no e non ha neanche partecipato alla riunione in prefettura. Gli agricoltori di Terracina forse per il comune non fanno testo