Circa 700 puledri uccisi in 15 anni. Una strage consumata sulle montagne di Lenola ed in particolare in località Serianni. Un grido d’allarme che da tanto, troppo tempo arriva da Francesco Mattei, allevatore di cavalli ed in particolare di pony Esperia, una razza in via di estinzione. Sono anni che Francesco Mattei ha lanciato l’sos ma nessuno o in pochi sono intervenuti in maniera risoluta. E’ praticamente certo che un branco di cani lupo ha trovato il pasto giornaliero, o sarebbe meglio dire notturno, aggredendo mortalmente puledri di poche settimane se non di pochi giorni. Una sete di sangue assurda che non si arresta.
Francesco Mattei è esasperato e non riesce più a gestire questa situazione emotivamente e soprattutto economicamente. Dorme a malapena due ore al giorno e pur avendo casa a Lenola, passa gran parte del suo tempo nelle zone dove i suoi cavalli sono al pascolo, riposandosi in qualche baracca per restare in zona. Lui cerca di accudire i suoi animali amorevolmente, quasi 400 tra cavalli e puledri. Non ne perde di vista nessuno e li conosce perfettamente uno ad uno.
Le spese veterinarie sono alte soprattutto se rapportate a quanto può incassare con la vendita dei puledri stessi ai maneggi. Ecco perché l’allevatore di Lenola sta riflettendo se continuare a far accoppiare i suoi cavalli se poi il rischio è quello di avere a che fare la mattina con le carcasse di pony brutalmente azzannate dai cani lupo.
Come dicevamo, in questi anni sono stati interessati diversi enti, dal Parco degli Aurunci alla Asl, dal Comune di Lenola alla Forestale, ma al di là di rassicurazioni verbali, poco è stato fatto anche in riferimento al risarcimento danni per il numero di capi abbattuti.