Il tribunale del Riesame di Latina ha annullato il decreto di sequestro preventivo disposto alla 14 gennaio dal Tribunale di Latina su richiesta della Dda di Roma e finalizzato alla confisca delle quote di alcune società nell’ambito dell’indagine che vede coinvolto l’imprenditore Luciano Iannotta accusato, assieme ad altri, di reati in materia fiscale e tributaria, bancarotta fraudolenta ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per questa vicenda dell’antimafia di Roma hanno chiesto ed ottenuto il giudizio immediato e la prossima udienza è fissata al prossimo 24 marzo. Il tribunale della Libertà del capoluogo pontino ha accolto le istanze di impugnazione presentate dai difensori, l’avvocato e professore Mario Antinucci e il collega Ugo Cardosi che contestavano “i presupposti di legge del sequestro di prevenzione proposto dalla Procura della Repubblica di Roma”. Per i difensori “Iannotta e la sua famiglia siano stati negli ultimi 30 anni vittime e persone offese nell’ambito di procedimenti penali a Latina dove con l’accusa di bancarotta e con l’utilizzo di sequestri, dichiarati in sede d’impugnazione “geneticamente privi di ogni presupposto di legge”, si è letteralmente consumata la frantumazione del più grande colosso industriale pontino dal dopoguerra ad oggi”.