Venezia, 08 set 11:34 – (Xinhua) – I registi e gli attori cinesi presenti all’80ma edizione della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia sono ottimisti sul futuro del cinema cinese, affermando che produrre buone storie è la chiave per generare un’ampia e forte risonanza tra il pubblico globale.
La mostra, in programma dal 30 agosto fino a domani 9 settembre, ha attirato registi, sceneggiatori, produttori e attori cinesi nell’isola del Lido di Venezia, per comunicare, condividere esperienze e cercare collaborazioni con i registi di tutto il mondo.
Shu Qi, membro della giuria del concorso principale al festival di quest’anno, ha riferito a Xinhua che, nonostante i membri della giuria provengano da diversi background culturali e abbiano prospettive differenti, il potere del cinema è in grado di superare le barriere per la comprensione delle diverse culture.
“Gli elementi che rendono un film grande sono percepibili da tutti”, ha dichiarato Shu, aggiungendo che lo stile personale e distintivo di un regista e la buona capacità di raccontare storie sono la chiave per produrre bei film.
La ricca e profonda cultura e storia della Cina sono una grande forza dei film cinesi, e l’epopea mitologica “Creation of the Gods I: Kingdom of Storms” è un buon esempio, in grado di offrire al pubblico un’esperienza originale e interessante in tutto il mondo, ha dichiarato Shu.
Il film, selezionato per la proiezione sul mercato del Venice Production Bridge alla mostra di quest’anno, è il primo capitolo della trilogia cinese “Creation of the Gods”.
La trilogia, basata sul romanzo della dinastia Ming (1368-1644) “Fengshen Yanyi” o “L’investitura degli dei”, racconta la storia della caduta della dinastia Shang e dell’ascesa di quella Zhou nell’XI secolo a.C., e delle battaglie tra dei, dee e mortali.
Wuershan, regista del film, ha riferito a Xinhua che nella produzione della trilogia sono state coinvolte persone provenienti da oltre 20 Paesi e regioni.
“I registi cinesi dovrebbero avere una comunicazione più diretta con il pubblico globale, e una maggiore collaborazione con i registi di tutto il mondo”, ha affermato Wuershan.
“Ritengo che le storie sull’umanità condividano più somiglianze che differenze, e ho fatto del mio meglio per rendere ‘Creation of the Gods’ il più comprensibile possibile per il pubblico, a prescindere dal suo background culturale”, ha dichiarato il regista, aggiungendo che utilizzare efficaci tecniche cinematografiche per rappresentare storie cinesi in modo accattivante aiuta gli spettatori ad apprezzare i film in un contesto interculturale.
Il regista e sceneggiatore Lau Ho Leung ha affermato che il pubblico di tutto il mondo è desideroso di vedere i registi proporre idee nuove e originali. Le persone sono sempre più attente alle idee che i film trasmettono e alla creatività che dimostrano, ha dichiarato Lau.
I registi dovrebbero fare in modo che il pubblico si preoccupi di sapere se i registi credono veramente nelle storie che ritraggono, ha osservato Lau.
“Ritengo che i film cinesi possano avere una risonanza sul pubblico di tutto il mondo, se noi, in quanto registi, proponiamo costantemente nuove idee e raccontiamo bene storie nelle quali crediamo davvero”, ha dichiarato Lau. “Questo è il momento migliore per i registi cinesi”. (Xin)© Xinhua