“Un momento che rimarrà nella storia di Gaeta e nei ricordi di ognuno di noi. Oggi buttiamo giù un muro che simbolicamente divideva l’ex vetreria dalla città, un momento importante che ci consente di proseguire con la riqualificazione dell’ex complesso industriale”. Così il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ha commentato l’abbattimento del muro perimetrale dell’ex vetreria prospiciente Corso Italia e via Serapide. Il primo cittadino ha presenziato alle operazioni di abbattimento affiancato dai consiglieri comunali e dagli assessori. “L’opera più importante di questi dieci anni di Amministrazione – aggiunge Mitrano – che ci ha visto con determinazione e tenacia acquisire al Patrimonio comunale e quindi pubblico l’area che insiste nel pieno centro città, allontanando così ogni forma di speculazione da parte dei privati. Un sentito ringraziamento voglio rivolgerlo agli assessori e consiglieri comunali per il sostegno e supporto che mi hanno sempre dato in tutti questi anni, così come intendo ringraziare il personale degli uffici del Comune, il direttore dei lavori dello studio associato EmmePiQuadroEsse e l’impresa Molinaro”. “Un’area strategica – aggiunge il Sindaco Mitrano – finalmente aperta alla città e che è oggetto di interventi di valorizzazione che prevedono la realizzazione di un ampio spazio pubblico con aree verdi e la presenza di giardini pensili con una nuova viabilità che collega Corso Italia a Corso Cavour, passando per Via Serapide. Nel rispetto del proprio passato e della sua storia, lo skyline con il fumaiolo, simbolo dell’ex vetreria, andrà a ben integrarsi nel paesaggio urbano e nel percorso di riqualificazione che si realizzerà nei prossimi anni. Nel cuore di tutti – prosegue il primo cittadino – resterà sempre vivo il ricordo dei nostri vetrai e dell’ex-opificio che per oltre mezzo secolo, ha portato lavoro, occupazione, benessere e ricchezza in città. Per onorare la loro memoria, sarà realizzato il Polo museale dei maestri vetrai all’interno dell’area recuperata che finalmente rinasce dalle sue ceneri quale simbolo di riscatto della popolazione gaetana e patrimonio della collettività”.