Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca dal 5 settembre che porta al blocco delle attività della flotta italiana dallo Ionio al Tirreno, nel tratto di costa che va da Brindisi, in Puglia, fino a Napoli e Gaeta, in Campania e Lazio. A darne notizia è Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che il blocco durerà fino al 4 ottobre e va ad aggiungersi a quello già attivo in tutto l’Adriatico dove le attività verranno riprese in alcuni tratti del litorale solo l’11 settembre.
La denuncia di Coldiretti
“Il fermo cade quest’anno in un momento difficile – denuncia Coldiretti Impresapesca – poiché il blocco dell’attività va a sommarsi al caro carburanti legato alla guerra in Ucraina con il prezzo medio del gasolio per la pesca che è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero”. Non a caso gli arrivi di prodotti ittici dall’estero sono aumentati del 29% in valore nei primi quattro mesi del 2022, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat.