Il progetto di videosorveglianza introdotto dall’amministrazione Ottaviani è attivo già da oltre cinque anni. A gennaio 2017, infatti, le telecamere funzionanti nel capoluogo nell’ambito di “Città in video” erano, inizialmente, 350. A distanza di 5 anni, si contano, in tutto il territorio, urbano e periferico, ben 800 dispositivi elettronici comunali, permettendo, così, a Frosinone, di raggiungere la percentuale più alta in Italia per rapporto tra sistemi di sicurezza e numero di abitanti residenti.
La sicurezza collettiva ha spesso beneficiato, anche in passato, delle immagini raccolte dai dispositivi elettronici installati per il progetto “Città in video”, coordinato dal responsabile del Ced, l’ingegner Sandro Ricci. Gli stessi uffici comunali forniscono, quasi quotidianamente, utili strumenti di indagine alle Forze dell’Ordine che, regolarmente, procedono all’acquisizione dei filmati e delle videoregistrazioni per prevenire la commissione di reati o, come spesso accaduto, per fornire validi strumenti probatori all’Autorità giudiziaria.
La sicurezza collettiva è certamente migliorata con risultati evidenti, a beneficio dell’intera comunità. Il Municipio non ha competenza in materia di ordine pubblico ma, ovviamente, offre piena disponibilità e collaborazione nei confronti delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria, per valorizzare al massimo i profili della prevenzione e della deterrenza.