Si cerca l’arma e si scava negli ambienti della droga per chiarire il movente della sparatoria di sabato sera al bar di via Aldo Moro a Frosinone. Fondamentali, per ricostruire la dinamica subito dopo l’accaduto, sono state le telecamere di sorveglianza. Il killer che ha sparato ed ucciso Kasem Kasmi di 27 anni albanese, sentendosi braccato si è costituito alla polizia ed ha dichiarato di aver sparato per difendersi. Stando alla sua versione Kasmi e altre tre persone, tra le quali il fratello, avrebbero messo in piedi una spedizione punitiva. Michea Zaka, di 23 anni, connazionale della vittima, ha parlato di una discussione per un donna contesa. Una versione che però non convince gli inquirenti. Il ragazzo è accusato di omicidio e triplice tentato omicidio.