Si è insediato da pochi giorni il nuovo Vicario del Questore di Frosinone Angelo Morabito, proveniente dalla Direzione Investigativa Antimafia dove ha ricoperto l’incarico di Dirigente della 1^ Divisione del II^ Reparto, competente a coordinare le indagini nazionali ed internazionali su Cosa Nostra siciliana.
Un curriculum di tutto rispetto, essendo sempre stato in prima fila nella lotta alle associazioni per delinquere di stampo mafioso nella sua carriera, iniziata nel 1996, quando viene immesso nel ruolo dei Commissari della Polizia di Stato ed assegnato alla Squadra Mobile della Questura di Nuoro.
La sua carriera prosegue con un susseguirsi di incarichi che lo portano in realtà certamente difficili, fino ad arrivare a dirigere la Squadra Mobile di Crotone dal 2005 al 2010, periodo nel quale contrasta la ‘Ndrangheta con grande efficacia, dirigendo varie delicatissime indagini che porteranno ad arresti eccellenti, tra cui spicca l’arresto di Pasquale MANFREDI, inserito tra i 100 latitanti più pericolosi.
Le sue doti investigative ed i brillanti risultati conseguiti lo porteranno alla guida della Squadra Mobile di Caserta, dove resterà fino al 2013, e dove otterrà uno storico risultato, giungendo ad arrestare tutti i latitanti del clan dei Casalesi, Michele Zagaria e Mario Caterino su tutti, tanto da dare vita al cosiddetto Modello Caserta.
Le sue doti da investigatore lo porteranno poi in un’altra delicatissima realtà, quella della piana di Gioia Tauro (RC), dove dirigerà il Commissariato fino al 2016, ottenendo così la promozione a Primo Dirigente della Polizia di Stato nell’anno 2015.
Qui giunge all’arresto di un altro pericolosissimo latitante, Vincenzo Perri, ricercato da oltre due anni per omicidio e condannato a 18 anni di reclusione, mettendo fine ad una annosa faida che aveva provocato diversi morti nella piana di Gioia Tauro ed arrestando tutti i partecipi ad efferati ed eclatanti delitti.
Nel 2018 approda alla D.I.A. ed anche qui mette al servizio dello Stato le sue grandi capacità. In particolare, nel mese di dicembre 2021, nei pressi di Madrid ha arrestato personalmente, dopo quasi vent’anni di latitanza, Gioacchino GAMMINO, condannato all’ergastolo, evaso dal carcere di Rebibbia nel giugno 2002 ed inserito nell’elenco speciale dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno (già Opuscolo dei 100 latitanti più pericolosi); il GAMMINO era stato arrestato per la prima volta nel 1984, dal compianto giudice Giovanni FALCONE, nell’ambito del noto “Maxi-processo” di Palermo.