Parigi (Xinhua) – Il lancio da parte della Cina dello Space-based Multi-band Variable Object Monitor (SVOM), sviluppato in collaborazione con la Francia, ha attirato l’attenzione diffusa dei media locali che lodano la cooperazione spaziale sino-francese.
Il lancio del satellite astronomico, avvenuto ieri, risultato di quasi 20 anni di duro lavoro tra scienziati cinesi e francesi, mira a catturare lampi gamma che brillano come fuochi d’artificio nelle regioni più lontane dell’universo.
Il quotidiano regionale Sud Ouest ha affermato ieri che, sviluppata da ingegneri dei due Paesi, la missione SVOM è un “simbolo” della cooperazione spaziale Francia-Cina.
Ha anche ricordato che nel 2018 la Cina ha lanciato il China-France Oceanography Satellite (CFOSat), un satellite per l’osservazione degli oceani, notando che ora Paesi europei stanno partecipando anche al programma di esplorazione lunare cinese Chang’e.
Citato ieri da Le Monde, Francois Gonzalez, un project manager presso il Centro nazionale per gli studi spaziali della Francia, ha descritto lo SVOM come “una vedetta in attesa di un fenomeno casuale che non sappiamo dove né quando si verificherà”.
In media, lo SVOM dovrebbe rilevare circa 100 lampi all’anno. Per adempiere alla sua missione, il satellite è dotato di un quartetto di strumenti, due francesi e due cinesi, secondo lo stesso rapporto mediatico.
“Un nuovo capitolo nella cooperazione spaziale Francia-Cina. Il gigante asiatico ha lanciato ieri 22 giugno un satellite incaricato di localizzare i ‘lampi gamma’, veri e propri fossili luminosi che dovrebbero fornire ulteriori informazioni sulla storia dell’Universo”, ha riferito il canale locale France 24. (Xin) © Xinhua