Non si è fatto attendere l’intervento del WWF Litorale Laziale in merito agli incendi che in questi ultimi giorni hanno imperversato sulle montagne della provincia di Latina. L’arrivo della pioggia è stata una benedizione, ma un enorme superficie di bosco è andato in fumo. Dal Monte Concutella alle pendici di Monte Leano e poi ancora Campo Soriano, Monte Pannozzo, Monte Romanelli (esattamente 3 anni dopo e nella stessa area come fa notare il comitato 12 Agosto di Casaletti), Valle Fasana e Santo Stefano, Monte dell’Acquasanta.
Secondo il WWF i piromani, definiti dei criminali, sono sempre sicuri del successo perché sanno che è come sparare sulla croce rossa. Appiccare il fuoco ad esempio in aree difficilmente raggiungibili da terra e solo dai mezzi di spegnimento aerei e assenza di un sistema organico e moderno di controllo del territorio per cui gli interventi partono solo dopo la segnalazione di singoli cittadini e sono coordinati a livello regionale e si perdono minuti e a volte ore preziose e difficoltà di una corretta bonifica dopo lo spegnimento delle fiamme. L’accusa è rivolta soprattutto alle varie amministrazioni dei paesi interessati agli incendi che con la loro indifferenza verso il fenomeno degli incendi, sottolinea il WWF, favoriscono il degrado del territorio. Un territorio soggetto a incendi presenta un suolo non solo sterile, e quindi difficilmente recuperabile dal punto di vista biologico, ma incoerente e franoso per la mancanza di apparati radicali capaci contrastare lo scivolamento a valle.
Per l’ente ambientalista invece di erogare fondi per l’emergenza, bisognerebbe spendere in prevenzione: formazione, cura del territorio, nonché effettuare il dovuto catasto delle zone incendiate che deve essere adottato dai Comuni che provvedono a classificare e a vincolare le aree incendiate, ai fini dell’applicazione delle sanzioni a chi non rispetta il divieto di pascolo sulle suddette aree. Serve innanzitutto un tavolo istituzionale tra Polizia Municipale, Carabinieri Forestali, Parchi Regionali, Vigili del Fuoco e ovviamente Comune, unitamente alla Protezione Civile e ad altre associazioni. Proprio in occasione di un incontro svoltosi lo scorso anno, il WWF ricorda come abbia presentato un documento con alcuni punti che potevano, se realizzati, aiutare la collettività ad evitare quello che invece avviene puntualmente ogni anno e che, quest’anno, sembra più grave di sempre.
Tra le proposte, l’ordinanza sul divieto di fuochi, la manutenzione straordinaria e ordinaria delle strade, l’obbligo ai proprietari della pulizia dei fondi, contrasto alla caccia di frodo e al pascolo abusivo. A tal proposito è stata proposta l’applicazione, con il sostegno del Comune, del pascolo per zone assegnate, con recinto mobile, pascolo che così fatto contribuisce a tenere puliti i terreni e quindi ad abbassare il rischio incendi. Infine, l’individuazione di aree attrezzate per la raccolta di acqua da utilizzare in caso d’incendio. A tutto questo vanno aggiunte come già detto azioni di formazione e informazione. In conclusione il WWF Litorale Laziale sollecita l’Amministrazione Comunale di Terracina a provvedere da subito ad affrontare il problema, anche in collaborazione con altri comuni.