Domenica difficile per alcuni arbitraggi. Ad alzare la voce sono in particolare Anagni e Terracina. La società biancorossa, dopo la sconfitta di misura in casa del Certosa, ha reso noto di aver depositato formale ricorso avverso il regolare svolgimento della Gara. Secondo l’Anagni la partita è stata condizionata da chiari ed evidenti errori tecnici da parte dell’arbitro Antonio Cecchi di Moliterno, della sezione di Potenza, che hanno inciso sul risultato finale. Gli errori tecnici evidenziati sono due: lo scambio di persona nel notificare un provvedimento disciplinare con conseguente proseguo delle gara in inferiorità numerica e la ripresa del gioco con il calciatore espulso presente nel terreno di gioco per oltre 25 secondi. In particolare alla mezz’ora della ripresa sul risultato ancora fermo sullo zero a zero l’arbitro ha estratto il cartellino giallo nei confronti di D’Arpino che, già ammonito, è stato quindi espulso. L’errore è stato clamoroso perché il fallo in questione l’aveva commesso Cataldi, per cui c’è stato uno scambio di persona e Cataldi avrebbe proseguito la partita visto che si sarebbe trattato del primo cartellino giallo. Inoltre, il direttore di gara, ha fatto riprendere il gioco con il giocatore espulso, D’Arpino, in campo per circa altri 30 secondi. Si va verso la ripetizione della partita.
In un’altra nota invece, è il Terracina a farsi sentire dopo l’1 a 1 maturato in casa contro il Villalba. La società esprime profondo rammarico per quello che è stato il susseguirsi degli eventi durante tutto il match. Una gara viziata palesemente dalle espulsioni dei giocatori: Sekou Camara ed Antonio Proietti, le quali si aggiungono all’espulsione del mister Mauro Pernarella. Scelte per il sodalizio tirrenico inspiegabili e che lasciano perplessi visto il comportamento avuto per tutto il campionato dal Terracina 1925. La società si augura dunque che da qui alla fine del campionato ci sia un’applicazione del Regolamento Sportivo in termini di merito, correttezza ed imparzialità.