“I casi sono destinati ad aumentare, il Green Pass serve per tenere aperto e non dover tornare a chiudere”. Così l’assessore Regionale alla Sanità D’Amato interviene nel dibattito sull’uso della certificazione verde. “Nel Lazio si sequenziano tutti i tamponi positivi e il 90,4% dei casi con variante Delta nella nostra Regione non aveva effettuato alcuna dose di vaccino o aveva il ciclo vaccinale non completo – ha dichiarato, sottolineando come nella nostra regione la variante sia già prevalente in tutte le Asl. In particolare, due terzi dei casi sono concentrati nell’area metropolitana di Roma. Il 66% dei casi con variante Delta, ha un’età inferiore ai 30 anni e l’età mediana dei casi è di 29 anni. Il 76,5% dei casi con variante Delta risulta non vaccinato e se consideriamo anche i vaccinati con una sola dose, la percentuale supera il 90%. Risulta evidente come questa pandemia, nelle prossime settimane, porterà a colpire soprattutto coloro che non si saranno vaccinati. Ecco perché – spiega D’amato – in previsione di ciò lo strumento del green pass serve per far mantenere aperte le attività, anziché andare verso interventi di chiusure generalizzate, che rischiano di penalizzare coloro che, invece, con grande senso civico, hanno effettuato il percorso vaccinale. Sia il governo a disciplinare le migliori modalità possibili, che possono anche essere graduali in relazione all’andamento epidemiologico”, ha concluso.