L’ultimo in ordine di tempo in provincia di Frosinone e precisamente a Cassino. Si allunga la lista degli incidenti sui luoghi di lavoro. In una fabbrica del cassinate un operaio ha perso il piede a causa di un’esplosione. L’uomo, di 52 anni, lavorava in un cantiere in zona Folcara nei pressi della cartiera, sulla linea metanifera, quando è avvenuto uno scoppio che gli ha tranciato l’arto all’altezza della caviglia. Sul posto, sono accorse ambulanze del 118 e vigili del fuoco e una eliambulanza che ha trasportato a Roma il ferito al policlinico Gemelli in codice rosso. Qualche ora prima a San Giorgio a Liri, sempre nel frusinate, un operaio è caduto da un compattatore per la raccolta differenziata dei rifiuti muorendo sul colpo. La vittima aveva 60 anni. Inutili i soccorsi. Di fronte alle morti sul lavoro o a causa del lavoro, le istituzioni della Repubblica, a ogni livello, sono chiamate al dovere di accrescere sempre più i livelli di sicurezza e di porre in essere tutte le azioni possibili al fine di ridurre i rischi e promuovere la cultura della prevenzione. La dignità del lavoro e la cura della vita devono prevalere su ogni altro interesse, ha affermato in più di un’occasione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel bilancio di previsione 2024 dell’Inail raddoppiano, rispetto al 2023, le risorse impiegate per le politiche di prevenzione in materia di sicurezza: a disposizione dei datori di lavoro che investono per aumentare i livelli di sicurezza vengono così stanziati in totale 1,5 miliardi di euro. Un bilancio significativo che rappresenta un’inversione di tendenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro – sottolinea il ministro del lavoro Marina Calderone che nei giorni scorsi ha incontrato Luigi Sbarra segretario generale della Cisl.