Le aggressioni ai danni della Polizia penitenziaria proseguono senza soluzione di continuità, mostrandosi ancora in forte crescita. Stavolta, la violenza si è consumata nella casa circondariale di Civitavecchia: per cercare di evitare che un uomo venisse trasferito per motivi di ordine e sicurezza, alcuni detenuti hanno tentato di prendere in ostaggio un agente della polizia penitenziaria che è riuscito a divincolarsi e a mettersi in sicurezza. I detenuti comunque sono riusciti a prendere il controllo della Sezione del carcere e l’hanno tenuta per almeno un’ora esplodendo le bombolette del gas usate per cucinare il cibo in cella, incitando tutti gli altri che hanno risposto con minacce e battiture. A condannare l’ennesima violenza in carcere è Ciro Di Domenico della Funzione pubblica Cgil polizia penitenziaria: “Grazie all’intervento della comandante e del personale di polizia penitenziaria in servizio, la situazione non è degenerata, e in carcere ora è di nuovo in sicurezza”, ha commentato. “Non è possibile che un poliziotto penitenziario debba recarsi al lavoro con la certezza che gli capiti qualche “evento critico” come lo chiamano al Dap”, ha aggiuntoMirko Manna, Nazionale Funzione pubblica Cgil . Infine, l’accorato appello: “Il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria fornisca ai sindacati i dati delle aggressioni dei detenuti contro i poliziotti che abbiamo chiesto da mesi. Se lui non è in grado di rendersi conto della gravità in cui versano le carceri, si faccia da parte e fornisca le informazioni, almeno avremo modo di confrontarci con i dati reali con chi gli sta sopra”.