Sono riusciti a percepire il reddito di cittadinanza con autodichiarazioni false sul possesso di beni a loro intestati. Tra i requisiti presenti nel decreto legge n. 4 del 2019, che ha istituito il reddito di cittadinanza, in particolare ce n’è uno che fa espressamente riferimento alla nautica da diporto, prevedendo che il cittadino che intende avvalersi della misura assistenziale non deve essere intestatario di navi o imbarcazioni da diporto. Lo stesso vale per tutti i componenti del proprio nucleo familiare.
Le fiamme gialle aeronavali di Civitavecchia stanno approfondendo tutte le informazioni acquisite dagli oltre 3.800 controlli di polizia eseguiti in mare negli ultimi due anni, tramite il controllo incrociato tra le banche dati in possesso al Corpo ed all’I.N.P.S. per verificare l’illecita percezione del Reddito di Cittadinanza.
L’indagine di Polizia Economico Finanziaria ha così permesso di individuare 13 soggetti che hanno percepito in questi anni oltre 98.000 euro, i quali sono risultati quasi tutti essere intestatari di imbarcazioni da diporto, direttamente oppure in via mediata, tramite false autodichiarazioni.
L’ultimo, in ordine di tempo, è stato smascherato dalla Sezione Operativa Navale di Anzio: un uomo cittadino italiano, usufruiva di una imbarcazione intestata ad una società di cui era amministratore unico; nella sua dichiarazione aveva “dimenticato” di dichiarare che era amministratore in carica di 7 società regolarmente iscritte nel registro delle imprese, di essere in possesso di partecipazioni societarie per un valore di oltre 100.000 euro e di avere un patrimonio immobiliare del valore di 160.000 euro.
Tutti i soggetti individuati sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria e contemporaneamente all’I.N.P.S. per l’immediata interruzione dell’erogazione del beneficio e per l’avvio delle procedure per il recupero delle somme illecitamente percepite.